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Intestino pigro

Come si manifesta

Abbiamo sperimentato tutti un periodo di stop che ci fa dire “non vado più in bagno”. È la descrizione più comune della scarsa motilità, ma è solo uno degli aspetti da considerare. Andiamo con ordine. I sintomi di intestino pigro sono numerosi e variabili fra le persone. Vanno da un numero ridotto di evacuazioni (meno di tre a settimana) alla difficoltà di evacuare, dalle feci dure alla necessità di aiuti e manovre per liberarsi, fino al vero senso di blocco, ostruzione. In più possono presentarsi altri segnali fra cui lo sforzo per evacuare o il senso di evacuazione incompleta. Come se non bastasse, tutto questo può essere abbinato a bruciori, gonfiori o dolori.

Qualche spiegazione

Spesso l’intestino tende a impigrirsi a causa dei nostri stessi comportamenti, in primo luogo la sedentarietà. Ma non è l’unico, l’intestino è circondato da molti nemici. Come la scarsa assunzione di acqua che ha il compito di aumentare il volume delle feci. O anche la dieta squilibrata, specie se povera in fibre come verdure, legumi, pane o pasta integrali. Infine possono influire in modo negativo sulla motilità anche alcuni farmaci oppure situazioni che stai vivendo (viaggi, gravidanza).

Possibili soluzioni

Ripristina una dieta ricca di fibre alimentari e di altri alimenti “pro-motilità intestinale”, bevi molta acqua - almeno 2 litri al giorno - muoviti maggiormente anche con una semplice camminata purché sia quotidiana. L’integrazione giornaliera con fibre specifiche apporta benefici considerevoli e, spesso, risolutivi.

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Gonfiore e meteorismo

Come si manifesta

Sentire l’addome gonfiarsi come un palloncino fino a non poterne più, senso di pienezza e tensione in tutto l’addome o in una parte, a volte dolori e crampi addominali, flatulenza, persino l’aumento visibile della circonferenza addominale? Sono i segni di un’eccessiva presenza di gas nel tratto gastrointestinale. Un palloncino, appunto. Può succedere a qualsiasi età e ognuno la “vive” a modo suo. Ad esempio potresti accusare fastidio anche con quantità di gas normali, secondo la tua sensibilità al dolore, e in chi soffre d’ansia il disagio è avvertito maggiormente, come provano gli studi.

Qualche spiegazione

Perché avviene? È un effetto della digestione ed è quindi del tutto normale. L’ingestione di aria e la fermentazione di alcuni alimenti da parte dei batteri buoni tendono a produrre gas. Questo, di norma, viene espulso naturalmente attraverso la bocca. Ma per diversi motivi, il gas può restare intrappolato o accumularsi oltre le quantità tollerate. Un eccesso nella produzione di gas può derivare dal tipo di alimenti consumati o da abitudini alimentari sbagliate.

Possibili soluzioni

I problemi di gonfiore e meteorismo si superano di norma con facilità, spesso spontaneamente ma è bene favorire la soluzione adottando uno stile di vita corretto. È consigliabile:

variare e migliorare la dieta, seguendo i consigli del proprio medico

a tavola masticare lentamente, perché riduce l’ingresso d’aria in bocca e rende il cibo più digeribile

evitare chewing gum o caramelle

cercare di ridurre le tensioni quotidiane che conducono a stress eccessivo

Come aiuto puoi ricorrere a uno specifico integratore in grado di agire sulla flora batterica intestinale e sulla corretta espulsione del gas.

Disbiosi

Come si manifesta

L’alterazione della flora batterica intestinale, o più scientificamente “disbiosi”, si presenta in modo non sempre chiaro, perché i suoi sintomi possono appartenere anche ad altri tipi di problemi. Quando soffri di diarrea, il che può accadere con l’assunzione di antibiotici e in alcuni casi si può alternare alla stitichezza, o se avverti i tipici sintomi dell’eccesso di gas intestinali, cioè gonfiore addominale, meteorismo, flatulenza, o hai la sensazione di “cattiva digestione” molto probabilmente sei alle prese con l’alterazione della flora batterica intestinale.

Qualche spiegazione

Si tratta di alterazioni dovute all’aumento di specie batteriche nocive per l’uomo. I recenti studi hanno svelato che il microbiota, la motilità intestinale, la risposta immunitaria, la produzione di ormoni intestinali e il metabolismo costituiscono un unico sistema: basta che uno di questi fattori si alteri per influire sugli altri come in un effetto domino. Al di là delle ricerche in questo settore, che è nuovo e in continuo “fermento”, possiamo cercare alcune delle cause di disbiosi anche nel nostro stile di vita, ad esempio eccessi nel consumo di grassi saturi e proteine animali, o di junk food, di zuccheri raffinati e bevande zuccherate. Anche alcol, fumo e una vita sedentaria possono favorire la disbiosi.

Possibili soluzioni

Di norma, l’equilibrio della flora intestinale - “eubiosi” - lo si tende a ritrovare spontaneamente in alcuni giorni. Puoi migliorare il recupero correggendo lo stile di vita, a cominciare da un’alimentazione più equilibrata, e puoi aiutarlo con un integratore che apporta fibre e fermenti.

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Fonti +

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25050074/
  • https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/s/stitichezza-o-stipsi#cause
  • https://www.humanitas.it/malattie/stipsi/
  • https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31893959/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31054770/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30228729/
  • https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/flora-intestinale-microbiota-e-microbioma#conseguenze-della-disbiosi